Tra le attività professionali più diffuse nel nostro Paese c’è sicuramente quella delle officine meccaniche. Si tratta di un tipo di impresa molto capillare che va dai grandi concessionari che integrano anche questo tipo di servizio alle piccole officine meccaniche a conduzione familiare. Si tratta quindi di realtà molto variegate accomunate dal lavoro svolto (la riparazione e la manutenzione delle automobili) ma che si può declinare in diverse tipologie di servizi offerti.
È importante capire, anche alla luce di quanto previsto dalla normativa di legge, quali sono gli elementi per organizzare in maniera efficace un’officina meccanica. Chi è in possesso dei requisiti per aprirne una, infatti, deve occuparsi dell’allestimento e l’arredamento di ogni parte dell’officina. Ecco cosa sapere.
La normativa vigente
Per progettare e aprire un’officina meccanica ci sono diverse normative cui far riferimento. Quelle nazionali vanno dal Decreto Ministeriale 99/86 sulle Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili alla Legge 152/2006 con le norme in materia ambientale passando per la Legge 81/08 (sui requisiti dei luoghi di lavoro), il DPR 151/2011 (semplificazioni sulla prevenzione degli incendi) e le disposizioni igienico-sanitarie previste dall’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di competenza.
Tra gli aspetti più importanti di cui si occupa la legge ci sono i pavimenti, le pareti e i soffitti (che devono essere lavati facilmente), l’inclinazione del pavimento che deve essere tale da consentire che i fluidi fluiscano verso i punti di raccolta e scarico, l’areazione degli spazi, l’adozione di impianti di condizionamento industriali e l’evidenziazione del tracciato delle vie di circolazione per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori.
L’organizzazione degli spazi e l’attrezzatura di lavoro
In un’officina meccanica vanno previsti e distinti i vari spazi. Questo tipo di attività, infatti, non prevede solamente l’area di lavoro con i ponti sollevatori, i banchi e tutte le altre attrezzature specifiche, ma anche un’area dedicata al magazzino (dove conservare filtri, fluidi e ricambi meccanici), una sezione specifica per i rifiuti ma anche una sezione amministrativa, una sala accoglienza per i clienti e uno spogliatoio per i dipendenti.
Per quel che riguarda l’attrezzatura di lavoro molto dipende dalla grandezza dell’officina e dai servizi offerti, ma in generale oltre ai ponti vanno previsti banchi, pannelli a cui appendere le varie chiavi, carrelli, armadietti e cassettiere dove riporre i vari attrezzi e strumenti. Per idee su come organizzare il tuo spazio di lavoro con attrezzature di qualità, visita https://opus-line.it/ per scoprire opzioni che combinano funzionalità e design.
Nell’organizzazione degli spazi di un’officina meccanica è utile prevedere elementi modulari che possano ottimizzare le superfici di lavoro. Inoltre risulta decisivo per l’efficienza del lavoro prevedere che gli utensili essenziali (chiavi, cacciaviti, eccetera) siano a portata di mano e che siano raggruppati per tipologia e chiaramente individuabili e riconoscibili.
È utile anche prevedere un’organizzazione capillare delle minuterie (fusibili, bulloni, fascette, eccetera) in modo da trovare rapidamente l’occorrente in base alla tipologia e alle misure. Oltre ai mobili in un’officina meccanica sono indispensabili le postazioni mobili che consentono di avere l’essenziale in ogni punto del locale e riuscire a svolgere qualsiasi tipo di lavorazione.